Finalmente mi sono decisa…
Quello che ti sto per raccontare è quanto è accaduto nella mia vita negli ultimi 2 anni circa.
Da quando ho compiuto 40 anni e ho iniziato a credere nei miei sogni per davvero.
Complici alcuni eventi decisamente sconvolgenti, non solo per me ma per il mondo intero, ho trovato il coraggio di prendere in mano la mia vita cercando di smettere di farmi sempre la solita domanda…“e se poi non funzionerà?”
Cambiare vita a 40 anni credendo nel business online: questa è la mia storia, quella che non ti ho mai raccontato.
Il giorno del mio 40° compleanno
In quel momento mai avrei immaginato come la mia vita si sarebbe stravolta in poco più di 2 anni.
Se ci ripenso ora sorrido.
Certo, di aspettative ne avevo (e chi non ne ha per traguardi così?) ma quello che è venuto dopo è andato ben oltre l’immaginabile.
Lascia che ti racconti tutto dall’inizio.
Ricordo che in quei giorni ero indaffaratissima ad organizzare una grande festa.
Volevo fare qualcosa di speciale anche se la mia condizione del tempo m’imponeva qualche freno.
Ero incinta di quasi 7 mesi della mia bimba e avevo un discreto pancione da portarmi dietro 😉
Sogni di pazze fughe dall’altra parte dell’oceano alla ricerca di spiagge bianchissime li avevo già messi da parte da tempo anche se ero appena rientrata da un prezioso weekend trascorso a Torino (la mia prima volta in città), fatto di tanti palloncini colorati e momenti semplici da ricordare.
Superata la frenesia del compleanno i mesi a venire sono stati ovviamente tutti dedicati all’arrivo di Maëlle, nata il primo giorno di primavera.
Quello è stato l’inizio di un grande cambiamento ma ti fermo subito… non sto per raccontarti quello che credi!
In queste righe non voglio parlarti di maternità o almeno non nel modo a cui siamo soliti pensarci.
C’è molto, molto di più.
La nascita di mia figlia ha portato con sé un mondo di stravolgimenti, soprattutto all’inizio.
I primi mesi sono stati strani, meravigliosi e spaventosi allo stesso tempo.
Il sonno era diventato un optional e l’inevitabile sensazione di sentirsi un po’ sempre in una centrifuga la quotidianità.
A tutto questo si aggiungeva il fatto che sempre in quel periodo stavo tentando di finire di scrivere un libro a cui lavoravo da tempo e che la “pausa” che mi sarei potuta prendere dal lavoro doveva essere compatibile con la mia figura di libera professionista.
Il risultato è stato che non mi sono mai veramente fermata e che dentro di me ha iniziato ad insinuarsi un desiderio profondo che avrei poi riscoperto solo qualche mese dopo.
Ricordati di questo dettaglio, perché ripartirò da qui appena avrò finito di farti una premessa importante.
Una doverosa premessa sulla mia vita professionale
Fino a qualche tempo fa definirmi a livello professionale era una cosa che trovavo particolarmente difficile (oggi ci sto facendo pace 😉).
Non che ora sia tutto cristallino al 100% ma adesso conosco la strada che voglio percorrere e la vita che voglio costruire per me e per la mia famiglia.
Devi sapere che alla fine del 2019, ripresa la mia solita routine lavorativa ormai da tempo a pieno regime, mi sentivo confusa, a tratti insoddisfatta.
Sapevo che dovevo cambiare qualcosa nella mia carriera ma farlo mi sembrava davvero un’impresa titanica.
Non avevo le idee chiare sui miei obiettivi e quando non si sa dove andare non si arriva mai da nessuna parte nonostante l’impegno e la buona volontà che ci si può mettere.
Avevo sempre fatto tante cose, tutte insieme, e il risultato era stato quello di spaziare e imparare moltissimo sì ma senza mai focalizzarmi su qualcuna in particolare.
E questo a tratti mi ha avvantaggiata perché ora posso dire di avere davvero un quadro completo su tanti argomenti ma in parte mi ha penalizzata togliendo la mia attenzione da un obiettivo preciso.
Ho iniziato a lavorare nel mondo della comunicazione nel 2002, quando ho aperto la mia Partita Iva.
Per moltissimo tempo, in quella che io chiamo la mia “prima vita professionale”, sono stata consulente per una grande realtà del Food & Beverage a cui ho dedicato focus ed energie.
Nel 2010, però, ho cominciato ad avere una “seconda vita (parallela)” nel mondo digitale.
Mi sono documentata, formata e ho fatto networking.
Così ho conosciuto moltissime persone, collaborato con diverse realtà e portato avanti svariati progetti digitali tra cui anche alcune mie idee (come My Modena Diary il mio destination blog dedicato alla città dove ho sempre vissuto).
E fin qui tutto bene… a parte il fatto che dentro di me iniziava a farsi largo la voglia di intraprendere una direzione precisa, tagliando i ponti con le certezze che avevo sempre avuto.
Negli ultimi anni, infatti, ho iniziato a sentire che quella che stavo percorrendo non era più la mia strada.
Ho cominciato a maturare nuovi desideri, diventati poi nuove consapevolezze.
E qui chiudo la mia premessa.
Il desiderio profondo di cambiare tutto
Ti ricordi di quando ti accennavo ad un “desiderio profondo”?
Quello che più ho iniziato a desiderare negli ultimi mesi del 2019 era riuscire a sviluppare un vero e proprio business online in grado di farmi vivere nei miei tempi e alle mie modalità ma soprattutto di costruire qualcosa per me, una volta per tutte.
Per anni ho tentato di cambiare senza mai avere il coraggio di farlo veramente.
Tagliando completamente i ponti col passato e convogliando le mie energie in un’unica direzione.
Credendo davvero nei miei sogni e in quello che più desideravo per me.
Uscire dalla mia zona di comfort a quel tempo mi sembrava impossibile.
Non so perché fosse così difficile.
In realtà sono sempre stata una che nell’ambito personale ha preso molteplici decisioni lasciandosi guidare solo dall’istinto e da un’innata sensazione che quelle scelte mi avrebbero portato dove volevo.
Così è stato quando ho incontrato Francis, il mio splendido compagno di origine Camerunese, ben 14 anni fa, e lo stesso è accaduto a pochi giorni dalla morte di mia nonna nel 2018 quando ho deciso che era arrivato il momento di essere madre.
Ho ben presente come ci si sente bene quando tutto “s’incastra perfettamente”, per dirla in altri termini quando ci si trova nel “flow”, ma non mi era mai capitato di sentirmi davvero così nella mia vita professionale prima di allora.
E poi qualcosa è successo…
Cambiare vita: fai la prima mossa
“Ogni lungo viaggio inizia con un primo passo”
[Lao Tzu]”
Alcune volte quando si compie il primo passo verso il cambiamento è possibile che non se ne sia totalmente consapevoli.
Saper di voler fare qualcosa per smettere di rimanere immobili non è proprio la stessa cosa di sapere cosa fare 😉
E, allora, quale poteva essere la prima mossa?
Ho deciso d’investire su di me dedicando tempo alla mia formazione.
Non che fosse la prima volta, anzi, ma questa volta il mio modo di farlo è stato diverso.
Sono entrata convinta e appassionata in una splendida community di marketers, divorando diversi corsi (alcuni fermi a prendere polvere da qualche tempo).
Lo facevo la notte, l’unico momento davvero per me della giornata.
Dopo il lavoro, dopo la poppata della sera.
A quel tempo, Maëlle aveva appena 9 mesi e teneva me e suo padre ben allenati a non dormire.
Così, mentre Francis mi regalava preziose ore da investire in quello che davvero volevo, ho iniziato a farmi contaminare dalle idee, dalle cose nuove che apprendevo e dalle persone che incontravo.
Ho iniziato a guardare verso nuovi orizzonti.
Poi sono arrivati Covid-19 e lockdown e nella mia testa qualcosa è scattato in modo definitivo.
Opportunità da cogliere e un’intuizione da seguire
La pandemia ha messo la nostra quotidianità sotto sopra.
Le priorità sono cambiate, la percezione del tempo è mutata.
E forse è brutto dirlo ma quello che non ho mai avuto il coraggio di fare da sola me lo ha imposto questa situazione.
Sì, perché la quarantena forzata, le abitudini che sono variate e il lavoro che era cambiato mi hanno “donato” tempo prezioso.
Quello che mai prima di allora mi ero concessa per credere fino in fondo nei miei progetti e seguire le mie intuizioni.
E in quel periodo ne avevo una in particolare al centro dei miei pensieri.
Durante la mia gravidanza ho conosciuto un’ostetrica, molto brava e illuminata, di nome Viviana (ora la nota “Ostetrica Viviana” sul web 😉).
Una professionista che aveva in qualche modo compreso già da tempo l’impatto che il web poteva avere nel suo lavoro.
Viviana aveva già pronti alcuni video corsi su parto e maternità consapevole.
Prodotti molto validi che io stessa avevo seguito durante la mia gravidanza e di cui vedevo il potenziale (so che questo non è l’ambito per dirti che i corsi preparto non sono tutti uguali, ma davvero non lo sono!).
Quello che mancava a Viviana, però, era una professionista della comunicazione digitale che potesse affiancarla.
Sebbene al tempo l’idea di riuscire a creare un business online di successo mi sembrasse un’impresa “futuribile”, a marzo del 2020 le ho proposto una joint venture: lei avrebbe messo la sua professionalità e il suo personal brand e io il mio know-how, la mia dedizione e la mia organizzazione.
Progetto nascita: la nascita di un business
Per iniziare era necessario lavorare bene sul personal brand di Viviana e quindi creare da zero un nuovo sito.
Io potevo occuparmi di tutta la parte progettuale e testuale ma mancava ancora qualcosa, o meglio qualcuno, a cui affidare tutta la parte tecnica e di analisi.
Dovevo trovarlo subito!
Così ho cercato nel gruppo dei marketers (dei B-GERS per l’esattezza) con cui avevo intrapreso insieme lo stesso cammino e ho trovato Susanna, che dopo una prima fase è diventata parte integrante del nostro team.
Da quel momento è passato esattamente un anno e sono state davvero tante le cose che abbiamo progettato, testato, scartato, riprovato e portato avanti.
Ti ricordi quando all’inizio ti dicevo che la maternità mi ha cambiato letteralmente la vita? Ora sai perché 😉
Le cose che ho imparato in questi 12 mesi sono stante una valanga sia dal punto di vista tecnico e di business sia sulla vita.
Sul significato del cambiamento, sul coraggio e sulla paura.
Sulla responsabilità delle proprie scelte e sul dare spazio ai propri desideri.
Il momento più difficile e la scelta più importante
Ora fammi indovinare a cosa stai pensando….
Ti do 2 alternative:
2) “si, va beh, mi sa che la stai facendo troppo facile però”E ti dico come inizierei a risponderti in entrambi i casi:
2) “no, non proprio…”
Ci sono scelte che si fanno rischiando e per cui è necessario accettarne le conseguenze.
Ora, lascia che ti dica come è andata per me.
In due mesi, da marzo a maggio dello scorso anno, avevo avuto un assaggio della vita che volevo.
L’opportunità di cimentarmi concretamente in un business online era diventata realtà.
Quando, però, il Covid ha iniziato a lasciarci più liberi (o almeno così ci sembrava), si è aperta per tutti noi la possibilità di ritornare ad una pseudo-normalità e alla routine che avevamo solamente interrotto.
Insomma, per me era un “bel casino” per usare un eufemismo: il tempo che avrei potuto dedicare al progetto nascita sarebbe tornato ad essere marginale e io lo non volevo affatto!
Rappresentava troppo per me, molto di più che un lavoro o un’entrata economica anche se che ancora non era in grado di darmi nessuna certezza.
Era diventato parte di me, un progetto a cui dedicare anche le notti, che avrei voluto veder crescere e che rappresentava e rappresenta una sorta di porta di accesso verso la vita che davvero voglio costruire.
Non potevo permettermi di relegarlo in secondo piano, non questa volta.
Così, ho fatto la mia scelta e non è stato affatto semplice.
Ho comunicato al cliente di cui ti ho parlato prima che, portate a termine alcune cose aperte, avrei chiuso la mia collaborazione con lui.
Lo so che la maggior parte delle persone che hanno raggiunto i propri obiettivi di business prima di mollare le certezze economiche e dedicarsi al 100% al proprio progetto hanno tenuto in piedi entrambe le posizioni fino al raggiungimento di una certa stabilità.
Io la stabilità non ce l’avevo e non ce l’ho tutt’ora ma questa volta avevo qualcos’altro… avevo fiducia.
Fiducia che qualcosa di buono ne sarebbe comunque uscito, fiducia che era arrivato il tempo delle scelte, fiducia che qualsiasi cosa fosse successa quella era la strada giusta da intraprendere.
In passato ho lasciato a metà troppe cose che non saprò mai come sarebbero andate se ci avessi messo tutta me stessa.
Non ho mai avuto il coraggio di provare a portarle avanti per davvero fino in fondo.
Quindi sapevo perfettamente che se mi fossi comportata come avevo fatto sempre, tenendo in piedi per l’ennesima volta una “doppia vita”, avrei compromesso il mio sogno in modo irrimediabile.
Così, ho deciso di comportarmi diversamente questa volta.
Marzo 2021: il presente
Ed ora eccomi qui.
Quando mi guardo indietro, mi sembra siano passati anni invece che mesi.
Forse è proprio così.
Era una vita fa in cui guardavo sorridente verso la macchina fotografica pensando che questa sarebbe stata la foto autore per il libro che avevo in cantiere (che però non ho ancora pubblicato).
Ero convinta che quello scritto sarebbe stato il mio progetto professionale più importante di questi anni.
E invece…
Oggi, sto percorrendo nuove strade anche se so che arriverà il tempo di riprendere in mano quanto lasciato incompiuto.
Strade che hanno come obiettivo quello di dedicarmi ad approfondire le dinamiche del business online per portare avanti progetti in grado di prendersi cura di ma e di chi amo (mi piace pensarla così!).
Se hai voglia di scoprire di più su quello che ho in mente puoi leggere tutta la mia storia.
Ah, un’ultima cosa prima di finire…
Se ti stai chiedendo perché te ne parlo solo ora dopo un anno, te lo dico subito.
Un po’ c’entra la scaramanzia ma molto è dipeso dal fatto che non mi sembrava mai di essere arrivata al punto giusto per farlo.
Il percorso che avevo fatto non mi sembrava mai “abbastanza”.
Abbastanza interessante, abbastanza sviluppato, abbastanza completo, abbastanza… (aggiungi pure tu la parola che vuoi tu 😉)
Con questa sensazione del “non fare mai abbastanza” ci combatto da sempre, è la mia natura da perfezionista cronica che me la impone, ma questa volta ho pensato che “me lo dovevo”.
Questo mi sono detta (e spassionatamente lo dico anche a te, se in questo momento hai voglia di dare voce alla tua di storia).
Perché farà bene a me fermarmi e mettere tutto nero su bianco.
E magari farà bene anche a te leggere delle mie piccole/grandi conquiste quotidiane e di cosa ho imparato lungo il cammino.
Quella che non ti ho mai raccontato è una storia in evoluzione.
La storia di una sognatrice audace che ha stravolto la sua vita credendo nel business digitale.
Una storia di cui penso ci sia ancora molto da scrivere e che se ti farà piacere continuerò a farti conoscere.
Una storia che voglio condividere con altre incredibili sognatrici audaci che hanno imparato o che vogliono imparare a non mettere più limiti ai propri desideri.
Ti senti proprio così?
E allora… che ne dici di unirti anche tu?
Se ti va, lasciami un commento a questo mio racconto (mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensi).
A presto,
Stefania