Volevo dedicare un articolo al valore di una strategia di comunicazione “partecipata”, all’importanza della condivisone, alla voglia di raccontare un territorio attraverso i contenuti condivisi dalle persone o, ancora meglio, attraverso le storie delle persone stesse.
E allora colgo l’occasione per parlarvi di questo caso studio che mi riguarda da vicino e che ho potuto vivere in prima persona, quello del Comune di Modena.
Di recente ho avuto la bella opportunità di raccontare il mio progetto dedicato alla mia città, My Modena Diary, sui canali digitali ufficiali del Comune di Modena tramite un video, che vi propongo in quest’articolo, realizzato dal “rodatissimo” team digitale di Città di Modena.
È da un po’ che seguo le attività digitali del Comune di Modena e fin da subito sono stata molto felice di ritrovare nelle strategie scelte tanto di quello che avrei fatto io per avvicinare i cittadini alle istituzioni attraverso gli strumenti digitali.
Utenti al centro a partire dal sito web del Comune di Modena
Gran parte dei contenuti che vedono come protagonisti gli utenti si possono ritrovare già sul sito ufficiale del Comune, nella sezione dal titolo “Racconta la tua città“. Una scelta interessante che fa capire quanto è considerato strategico per Città di Modena mettere i propri cittadini al centro partendo dal sito.
Come si può leggere, l’intento di questa sezione è quello di raccontare Modena “attraverso gli occhi di chi ci vive, ci lavora e la ama”.
E ancora: “crediamo che il recupero delle tradizioni, il dialogo e il confronto delle opinioni producano nuova conoscenza e opportunità di crescita e di integrazione. Per questo motivo cerchiamo video-maker, blogger, fotografi o semplicemente persone che hanno voglia di raccontare la loro città”.
L’invito alla partecipazione è molto diretto tanto che si accettano candidature.
Questa macro-area è poi divisa a sua volta in sezione tematiche per interesse:
- Modena in Tavola
- Sguardi sulla città
- Modena in un mese
- Modena in mostra
- Modena in Corsa
- Modena e parole
Ognuna tratta di un diverso argomento ma tutte hanno le stesse finalità comuni: il coinvolgimento diretto, la creazione di contenuti che raccontino le storie degli utenti o più semplicemente la condivisione dei contenuti generati dagli utenti e, infine, la valorizzazione del “tutto” partendo da quella del singolo.
La mia intervista su My Modena Diary è all’interno di “Sguardi sulla città”, sezione in cui vengono raccolti brevi video con il fine “di raccontare le attività artigianali e le professioni più originali e creative dei modenesi, che riescono a coniugare tradizione e innovazione”.
Insieme alla mia, ci sono tante altre storie di persone che hanno voluto parlare di sé, dei propri progetti, e perché no, dei propri sogni.
Raccontarmi attraverso un’intervista video è stata una bella esperienza: conoscere il team digitale che lavora dietro ai vari canali social di Città di Modena è stato un vero piacere, confrontarmi con loro una grande opportunità, sapere che la mia città si è interessata ad ascoltare la mia storia una grande soddisfazione. Questo è il potere della partecipazione.
Sempre all’interno del sito, altre 2 sotto-sezioni sono interessanti: “Modena in un mese” e “Modena in mostra”.
La prima rubrica raccoglie sempre video che ogni mese raccontano Modena attraverso lo slideshow delle foto più belle inviate da chi vuole condividere i propri scatti, la seconda offre a chi vuole raccontare la città una vera e propria galleria dove esporre le proprie foto (questa è la mia 🙂 ).
Se volete leggere altro su questo caso, vi segnalo anche quest’interessante articolo di Francesco Mattucci (aka @iena70), sul blog di Insta Explorer, che parla delle strategie messe in atto da Città di Modena su Instagram.
Questa bella intervista fatta conferma che: “gli utenti sono una risorsa” per Città di Modena tanto da dedicare ai loro contenuti rubriche fisse come: #BuongiornoModena, #LoScatto e #BuonanotteModena, in cui sono selezionati scatti condivisi su Instagram, rilanciate poi anche su Facebook e su Twitter.
Quello che sta facendo il Comune della mia città può sembrare un’operazione “semplice”, ma non è così.
Decidere di basare gran parte della propria strategia digitale sugli UGC (User Generated Content) vuol dire credere ed investire nei contenuti degli altri riconoscendo agli altri un valore, che diventa reciproco, condividendolo. Molte istituzioni, chi dedicando più spazio e chi meno, si stanno muovendo in questa direzione, che è l’unica possibile per ottenere attenzione ma soprattutto partecipazione.
La decisione, poi, di spingersi alla creazione di sezioni dedicate ai cittadini addirittura sul sito ufficiale, fa capire quanto sia considerato importante e strategico mettere le persone e i loro racconti al centro. E questo non può che farmi piacere sia come marketer che come cittadina 🙂