Nata come app di visual storytelling, oggi Steller può diventare lo strumento ideale da utilizzare nelle strategie di comunicazione specialmente per il settore food e ristorazione.
Raccontare, ad esempio, la preparazione di un piatto o l’atmosfera che si respira all’interno di un locale in modo coinvolgente, immediato e facilmente condivisibile diventa parte integrante della strategia di comunicazione da mettere in atto per farsi conoscere e apprezzare dai propri clienti.
Steller in questo senso può diventare uno strumento chiave sia per i brand che per i professionisti che operano nel settore food perché dà la possibilità di raccontarsi in tanti modi diversi, basta saper trovare la propria chiave di narrazione.
Everyone has a story to tell.
Tell yours with photos, videos, and text.
Un invito molto chiaro che chi lavora nel settore food e nella ristorazione dovrebbe cogliere al volo!
Come ho già scritto nel post dedicato ai 3 strumenti per il visual storytelling che i content marketer dovrebbero conoscere, Steller è un’app gratuita sviluppata da Mombo Labs, lanciata nel 2014 e disponibile per ora solo per IOS, che consente di creare storie fatte di foto, video e testi, con un layout grafico piacevole e accattivante. In realtà la pubblicazione della propria storia è solo l’inizio. Steller, infatti, è diventato un social media a tutti gli effetti in quanto consente ai sui utenti di mettere mi piace o commentare le storie degli altri e addirittura archiviarle all’interno delle proprie raccolte.
Vediamo insieme, quindi, come alcuni brand e professionisti che operano nel settore food hanno iniziato ad utilizzarlo.
Pret
Pret è una nota catena di fast food britannica che punta su cibi freschi realizzati con ingredienti naturali. La descrizione che si legge sul profilo Steller “handmade natural stories” (che trovo perfetta) descrive subito la tipologia di racconto che dobbiamo aspettarci. Al momento la maggior parte delle storie che trovate sono ricette di cocktail alla frutta create usando fotografie di alta qualità.
Sul profilo di Pret troviamo poi anche la storia dedicata a “Good Evenings” il ristorante che si trova a Londra. Qui vengono mostrate le foto del locale, dei piatti che si possono degustare, del personale, dell’ambiente in cui ci si può immergere decidendo di trascorrere una serata in questo luogo.
CavaGrill
CavaGrill è una catena di ristoranti americana che nasce dall’idea di tre amici d’infanzia Ike Grigoropoulos, il cuoco Dimitri Moshovitis e Ted Xenohristos per celebrare i sapori della cucina tradizionale greca e mediterranea, delle proprie famiglie di origine, in un ambiente informale e moderno. CavaGrill ha anche prodotti a marchio proprio che vende tramite shop online e all’interno di negozi specializzati. Il profilo Steller di CavaGrill è un tripudio di colori. Le ricette sono protagoniste, ma troviamo anche storie di produttori e luoghi di produzione degli ingredienti.
JulsKitchen
JulsKitchen, Giulia Scarpaleggia, è una food blogger, food writer e food photographer italiana (vive in Toscana) che è riuscita a fare del suo blog e dei suoi canali social (Instagram, Twitter e Facebook) degli spazi web molto seguiti. Dal 2012 ha trasformato la sua passione in lavoro, collaborando con riviste e aziende per la creazione di ricette e organizzando corsi di cucina toscana per stranieri ed italiani. Sul suo Steller, si possono trovare ricette ma anche scorci della vita in Toscana, un lifestyle che caratterizza e referenzia la figura professionale di Giulia.
Credo che le potenzialità offerte da Steller per lo storytelling e la comunicazione nel settore food siano davvero molteplici, l’unico limite al momento rimane probabilmente il bacino limitato di utenti dell’app (ricordo che è per soli dispositivi IOS) ma chiunque può visualizzare le storie da web e condividerle su altri canali.
I requisiti necessari per introdurre Steller nelle propria strategia di comunicazione digitale ci sono tutti. Vediamo come evolverà. Voi cosa ne pensate in proposito?