Di recente ho avuto il piacere di prendere parte a un bell’evento tenutosi a Modena dal titolo: “Ri-comincio da me – la fiera delle opportunità del lavoro” in cui sono stata chiamata a testimoniare la mia esperienza di destination blogger e ad approfondire il tema del blogging professionale, in particolare nell’ambito del destination marketing e della promozione turistica. Condivido quindi, in quest’articolo, le slide del mio intervento e alcune considerazioni sull’argomento.
Destination Marketing: che cosa è e cosa si deve sapere
Di Destination Marketing o “marketing di destinazione” ne avevo già trattato in precedenza, in un post dal titolo “Destination Marketing e Marketing Turistico: il content marketing come unica strada possibile”, che ho aggiornato di recente con alcuni esempi molto attuali. Se volete approfondire, poi, il tema del Content Marketing ovvero del marketing dei contenuti, vi consiglio una bella risorsa dedicata a quest’argomento, un libro secondo me molto completo, in cui è presente anche una mia breve testimonianza.
Nel post scrivevo che il Destination Marketing è una derivazione del marketing territoriale corrispondente allo sviluppo di quel processo comunicativo efficace atto ad attrarre i potenziali visitatori, influenzandoli nella scelta dell’esperienza di viaggio, e quindi nell’acquisto, tramite l’anticipazione dei loro bisogni.
Come ben viene spiegato in un recentissimo articolo di Forbes che parla di 5 buone pratiche da mettere in campo nel marketing di destinazione, la buona riuscita dello sviluppo di questo processo comunicativo risiede nella distinzione delle 3 fasi che il potenziale visitatore sviluppa riguardo alla destinazione per poi procedere all’individuazione del messaggio di marketing più adeguato da inviargli.
Le 3 fasi possono essere riassunte con i 3 messaggi seguenti: “dream”, “plan” e “go” (sogna, pianifica e parti). In sostanza, quello che fa la differenza in una strategia di destination marketing di successo risiede nella comunicazione del messaggio giusto al momento giusto.
Destination Marketing: il ruolo dei blogger
Proprio in quest’ottica diventa fondamentale il ruolo dei blogger (professionisti) siano essi destination blogger o travel blogger. I blogger, tramite le proprie storie e i contenuti di qualità, sono in grado di creare una relazione con il potenziale visitatore facendogli vivere un’esperienza del luogo.
Creare partecipazione, coinvolgere e ispirare questa è la loro abilità che li rende, quindi, capaci d’intercettare il visitatore sicuramente nella prima fase di contatto con la destinazione, quella più ispirazionale (quella del “sogno” di cui parla l’articolo di Forbes), e probabilmente anche nella seconda, quella più progettuale, fornendogli informazioni utili.
Consapevoli di ciò, riconoscere il valore dei blogger e collaborare con loro è la strada da percorrere nel settore della promozione territoriale e turistica.
Destination Marketing, contenuti e storytelling: le slide del mio intervento
Come anticipato, ecco qui le slide del mio intervento dal titolo: “Destination marketing, contenuti e storytelling: il blogging come professione nel settore della promozione territoriale e del marketing turistico”.
Sfogliando troverete, oltre ad una brevissima presentazione di My Modena Diary, anche alcuni dati molto interessanti che ho recuperato sui blog e blogger italiani dall’Osservatorio Blog 2016 di Imageware.