In un periodo storico in cui si parla tanto di Influencer Marketing questa lettura veloce e piacevolmente irriverente cade davvero a fagiolo!
Di recente ho letto diversi post interessanti su questo argomento, come quello di Skande e quello di Gianluca Diegoli, che mettono in evidenza come stanno le cose oggi. In tempi meno recenti (l’ebook è del 2013) ci pensava Veronica a fare un po’ di chiarezza su come gestire la propria reputazione online. “La guida bionda non scherza mica”, diceva lei. Su questo non ho dubbi! 😉
Ho deciso di scrivere questo post/recensione per diversi motivi, tra questi c’è anche che voglio raccontarvi la storia di come ho conosciuto Veronica e di come il web “unisce sempre i puntini”. Cominciamo dall’inizio.
Circa un anno e mezzo fa ho comprato il mio Kindle, uno dei migliori acquisti della mia vita. Come ho già avuto occasione di dire: leggere su questo dispositivo mi fa divorare libri che altrimenti non riuscirei a finire così in fretta. Amo i libri di carta e sono certa che il loro fascino rimanga indiscusso, ma questo dispositivo è troppo pratico e comodo!
Se state pensando di acquistarne uno, io vi consiglio questo: Nuovo Kindle Paperwhite, schermo da 6″ ad alta risoluzione (300 ppi) con luce integrata, Wi-Fi – Con offerte speciali.
Una volta avuto tra le mani per la prima volta ho iniziato a scuriosare qua e là chiedendomi da dove iniziare per l’assortimento della mia libreria. Così, quasi per caso mi sono imbattuta nella Guida bionda per influencer (Bees)
di Veronica Benini. Al tempo non conoscevo Veronica (e nemmeno Spora :)).
Titolo e introduzione mi hanno convinta subito (del resto come potevano non farlo?!):
Un buon influencer è una persona col cervello, mica fa le markette pubblicitarie stile TV con il logo e il copiaincolla del comunicato stampa. La fa una fotiella così, fighissima, e tac, c’è la marchetta garbata ed è tutto megabellissimo. Oppure scrive un post meraviglioso e la marchetta è lì ma non la vedi ed ha tutto così senso. (Veronica Benini)
Veronica è diretta, simpatica, furba e piacevolmente irriverente nel suo modo di scrivere. Insomma una tosta.
Prima di conoscerla la immaginavo esattamente così, come la sua guida.
Poi mi è capitato (per caso) a maggio di quest’anno d’imbattermi in Stiletto Academy e di partecipare alla tappa di Modena.
Non avevo collegato che l’autrice della “guida bionda” fosse “l’anima dello Stiletto”, l’ho capito dopo.
Ma chi è la Spora?
Lei si descrive così:
L’amica fuori di testa che ci ha provato e ce l’ha fatta. E che ti racconta come, così ci provi anche tu. (Veronica Benini)
Per me Veronica è quella dal tubino rosso, il caschetto biondo (che a volte sfuma in rosa) e il tacco 12 (che non riuscirò mai a portare 😉 ), quella “sopra le righe” che ami o “anche no”.
Io ne sono stata attratta come una calamita. La sua energia mi ha conquistata, la sua capacità di cambiare mi ha affascinata.
Beh, cara Veronica, sarai anche figa ma per me sei anche super simpatica 🙂
Tornando alla sua “guida bionda”: se non l’avete ancora letta, secondo me, è da leggere sia che abbiate il sogno nel cassetto di diventare influencer sia, più semplicemente, se frequentate i social media e il web, ci sono diverse considerazioni utili su cui riflettere come ad esempio questa:
La grandissima differenza fra pubblicità “standard” e una marketta da influencer sta nel contenuto. Un blogger vende uno stile di vita personale, un punto di vista, uno scorcio di figaggine. Che è la stessa cosa che fanno le pubblicità, con la piccola differenza che noi lo sappiamo che Banderas non fa il mugnaio. (Veronica Benini)
Infine, veniamo a noi e ai motivi che mi hanno portato a scrivere questa recensione (e quelle che verranno) sul mio blog.
Perché ho pensato che le recensioni possono essere un contenuto di valore? E perché ho iniziato proprio da un ebook che ha più di due anni?
- Perché dietro ad ogni lettura c’è una storia, anzi 2: quella di chi scrive e quella di chi legge (e a me piace tanto lo storytelling 🙂 ).
- Perché sto imparando a non dare nulla per scontato.
- Perché ho pensato che potrebbe essere comunque utile a qualcuno che non conosce questo ebook o non lo ha ancora letto (a tal proposito ho anche deciso di dedicare una pagina del mio sito alle letture consigliate, da implementare col tempo, perché l’idea di creare valore per chi scrive e per chi legge mi sembra buona)
- Perché ho letto la “guida bionda” due volte e la trovo ancora attualissima, anzi è più utile adesso che 2 anni fa.
- Perché la Spora mi sta simpatica.
- Perché glielo avevo detto che “ci avrei fatto un post” (forse lei non immaginava che avrei scritto un articolo, però) e io mantengo sempre le promesse.
Ecco perché 🙂